La prevenzione è attenzione
E ‘ vero che i bambini obesi sono in aumento? Colpa di troppo pane, burro e marmellata? Oggi ogni dieci bambini in età scolare due sono obesi e ipotecano seriamente le loro aspettative di una vita adulta normale. Grassi e zuccheri semplici vanno tenuti sempre sotto controllo. Gli zuccheri semplici (il saccarosio e il fruttosio) vengono assorbiti subito; una parte è utilizzata per secernere insulina prodotta dal pancres, un organo funzionalmente deperibile che, se sottoposto a stress eccessivo può dar luogo a malattie come il diabete. Se la cellula riceve più zuccheri di quanto sia necessario, li deposita nei tessuti adiposi. Se tutta l’attività motoria del bambino si limita a quella svolta a scuola (spesso senza neanche camminare per raggiungerla e rimanendo poi tutto il pomeriggio davanti alla televisione) il rischio di acumulare grassi è reale.
E’ sbagliato parlare di dieta ideale, ma piuttosto dell’acquisizione di corrette abitudini alimentari. Una alimentazione può essere non corretta in due sensi: può dare un apporto calorico sufficiente ma
carenziale dal punto di vista qualitativo in quanto è sbilanciata nei suoi componenti e non garantisce magari la giusta quantità di proteine o di vitamine; oppure può essere sbilanciata quanto ad apporto calorico totale e utilizzare troppi grassi, soprattutto saturi che vengono depositati nel tessuto adiposo.
Il fabbisogno energetico del bambino è elevatissimo quando e molto piccolo, riducendosi man mano negli anni seguenti. E’ consigliabile che i bambini consumino quattro pasti al giorno. A colazione va bene latte con pane e marmellata, anche lo zucchero è importante perchè il bambino arriva da un digiuno di 10 -12 ore e ha quindi una situazione di carenza energetica. Nel pasto di metà mattina eviterei assolutamente le merendine prodotte industrialmente, primo perchè contengono troppi zuccheri e grassi, secondo perchè questi ultimi sono spesso grassi saturi a basso costo e di scarso pregio.
Nell’econonomia dei due pasti principali della giornata, è cosigliabile una cena più sostanziosa con glucidi complessi (pasta, riso, patate) per prepararsi al digiuno notturno .
Dall’anno e mezzo in poi una dieta equilibrata deve rispettare gli stessi rapporti tra i costituenti del pasto che valgono per gli adulti: proteine 10-15 %, carboidrati 55-60 %, grassi 30%. Non bisogna esagerare con le carni rosse, ma differenziare spesso, ottimo il pesce che contiene molti grassi insaturi.
Nell’età puberale il fabbisogno energetico cresce, in effetti il ragazzo in genere mangia molto, di tutto e in ogni ora della giornata. Ma è anche l’età dell’acne e dell’ingrassamento, sopratutto nelle ragazze che spesso si danno a diete dimagranti eccessive. Bisogna o no limitare i grassi?
Nell’eta puberale il consumo calorico è superiore a quello dell’adulto, sia per i meccanismi di crescita che per l’ elevata attivita ormonale. Anche in questa età i grassi svolgono una funzione importante, ma devono essere assunti con i criteri qualitativi di cui di si è detto: no agli snack industriali o alle patatine fritte, attenzione a burro e formaggi, non eccedere nel consumo di carne.
Va però notato che il consumo calorico di maschi e femmine dai nove anni in poi si differenzia, il ragazzo deve mangiare di più e, in genere nella pubertà << brucia >> tutto quello che mangia perdendo spesso peso. La ragazza, invece, spesso si << arrotonda >> in quanto il tessuto adiposo ospita degli ormoni indispensabili in questa fase. Per quanto riguarda l’ acne, nel gioco ormonale della
pubertà esistono meccanismi di secrezione sebacea abnormi, quindi è normale che abbiamo queste manifestazioni. Più l’alimentazione è qualitativamente buona e piu queste manifestazioni cutanee diminuiscono.